lunedì 25 gennaio 2016

Pastori e pecoroni



Vi è un tema caldissimo in Italia, dibattuto ovunque: sui giornali, nei talk shows, negli oratori, nei barbieri ed anche dal pescivendolo abusivo appostato all’angolo della strada.
Ebbene si, in Italia, laddove imperversa ancora una crisi economica che per la politica è già passata mentre il comune cittadino che giornalmente esce da casa, compra il pane, lavora e chiede di esser pagato per il servizio reso, la crisi è tutto fuorchè che passata; laddove la corruzione nella Pubblica Amministrazione e nelle camere della politica è a livelli altissimi, doppiando quasi la cima dell’Everest; laddove la disoccupazione non accenna a diminuire e neanche a fermarsi, ma aumenta (e non c’è Jobs Act che tenga perché si sa che è una emerita baggianata – mi riprometto di trattare l’argomento!); dunque, in Italia, laddove ci sono tutti questi atavici problemi e tantissimi altri (senza scomodare l’enciclopedia per citarli, quali la criminalità organizzata, l’evasione fiscale ed anche il traffico a Palermo), l’informazione (chiamamola informazione) si occupa delle unioni civili e della stepchild adoption ed il popolo (chiamiamolo pecorone) si azzanna in TV, manifesta in piazza ornato di mille colori, si barrica in Parlamento e disturba dall’eterno poeti, scrittori e cantautori. 
Perché?
Me lo chiedo non perché snobbo il problema. Anzi, in verità si si, lo snobbo. Lo snobbo perché in realtà non è un problema. Diventa sale solo per volere dell’informazione (così chiamata) su mandato della politica (e il pecorone abbocca!). 
Che catastrofe dovrebbe accadere al genere umano se si dovesse prevedere una parvenza di tutela giuridica per le unioni civili (alias famiglia del terzo millennio)? Che male ci sarebbe a tutelare i rapporti patrimoniali e “sociali” nascenti in una famiglia di fatto?
Ah beh, se concedi la tutela patrimoniale e sociale, soprattutto agli omosessuali, va a finire che questi poi vogliono pure sposarsi e adottare figli. Gli omosessuali non aspettano altro, si sa!
E quindi? Dove sta il problema?
Il matrimonio tra omosessuali toglie qualcosa al matrimonio fra eterosessuali? L’adozione concessa alle famiglie di fatto, anche se composte da omosessuali, toglie qualcosa alle adozioni  concesse alle “famiglie tradizional/canoniche”? 
Dubito che un bambino che non possiede nulla (denaro e affetto) possa essere privato di qualcosa. O si può privare dal nulla chi possiede nulla?
Solita ipocrisia italiana nazional/politica/popolana. Dirottiamo l’attenzione del popolo verso le frivolezze in modo che nessuno osi continuare a guardare ai veri scandali della politica (lavoro che non aumenta nonostante la rinuncia alle tutele dei pochi che mantengono una forma di lavoro dipendente; instabilità economica e bancaria causata dai soliti “ignoti”, la mafia dentro la politica anche se ormai è più reale parlare di politica dentro la mafia). 
Il pastore indica la strada più battuta ed il pecorone la percorre senza farsi altre domande.
E nel frattempo lasciamo decidere sulle unioni civili e sulla famiglia vescovi e cardinali (che notoriamente sanno di cosa si parla quando l’argomento sono figli e matrimonio), politici sposati, separati, divorziati, risposati, ri-separati e ri-divorziati, il tutto condito da amanti in ogni “seggio elettorale” e, dulcis in fundo, giusto per non farci mancare nulla, dall’Europa (entità astratta che diventa vincolante solo quando conveniente).
Fatti non foste…

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